Lizzano- denuncia della cons. Ilaria Saracino per i danni
erariali causati dall’A.C.
La cons. comunale Ilaria Saracino con una interrogazione presentata in data 8/3/2016, prot. 2903, denunciava gli ingenti danni al patrimonio comunale causati dalla totale incuria e dal totale disinteresse degli amministratori comunali, i quali sin dal loro insediamento, maggio 2013, non si sono preoccupati di effettuare alcun intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria ad alcun immobile.
La situazione è ancora più grave anche perché
le precedenti amministrazioni di centro destra, rappresentate dallo stesso
sindaco Macripò, e costituite al 70% dagli stessi amministratori, hanno omesso
irresponsabilmente qualunque intervento di ripristino e di manutenzione dei
beni del comune di Lizzano.
La Saracino nella sua denuncia, che inviava per conoscenza al Prefetto di Taranto, affinchè quest’ultimo possa adottare i provvedimenti di sua competenza, elencava gli immobili facenti parte del patrimonio comunale ormai ridotti in condizioni disastrose, inutilizzati e abbandonati da anni, tra questi vi sono: il plesso scolastico di via Tevere, un fabbricato non vecchio, ma che cade a pezzi a causa di infiltrazioni di umidità e dello stato di abbandono, oggetto tra l’altro di atti di vandalismo, con un cortile che sembra una vera e propria discarica; l’edificio della scuola materna di via Fontanelle, fabbricato di recente costruzione, chiuso dal sindaco da circa un anno perchè pericolante, utilizzato per soli 13 anni, il cui cortile circostante appare come una vera e propria boscaglia, dove proliferano insetti e topi, basti pensare che per il consolidamento dell’edificio sarebbero sufficienti poche decine di migliaia di euro; l’edificio della cosiddetta “scuola a sette aule”, una struttura che era stata completata negli anni 2000 per ospitare alcuni corsi della media superiore, era dotata di tutte le attrezzature scolastiche e di tutti i conforts per alunni e docenti, anche questa abbandonata, mai utilizzata, e a causa della mancata vigilanza è stata saccheggiata da vandali e ladri, i quali hanno asportato gli impianti tecnologici, gli arredi, gli infissi e parti dello stesso edificio, il fabbricato presenta inoltre danni di umidità, distacco delle piastrelle, degli intonaci e del pavimento, e il cortile circostante è divenuto un’altra discarica a cielo aperto.
La stessa situazione, anzi forse ben più grave, per l’edificio
realizzato per l’Agrimercato, ubicato
nella zona industriale, nuova costruzione terminata pochi anni addietro, mai
utilizzata, fatta oggetto di furti e atti di vandalismo a causa di omessa
vigilanza, praticamente semidistrutta; allo stesso modo per i locali dell’ex
macello comunale. La dott.ssa Saracino nella sua denuncia, elencava anche gli
immobili parzialmente utilizzati ma che da quando si è insediata l’A.C. di
centro destra non è mai stata effettuata la necessaria manutenzione ordinaria o
straordinaria, quali il palazzo Majorano, dove al piano terra è ubicato il
museo civico, la Torre dell’orologio, la chiesetta dell’Annunziata, il centro
sportivo tensostatico, la caserma dei Carabinieri, il campo sportivo comunale e
le infrastrutture adiacenti, il cimitero e i locali tecnici, e poi strade
rurali comunali e vie e piazze del centro abitato che non
vengono riasfaltate e manutenute da almeno dieci anni, ecc….
Ma la situazione
più indecorosa e vergognosa è rappresentata dagli edifici in cui sono ubicati gli
uffici comunali:
1) l’edificio di via
Mazzini presenta alla facciata e alle
pensiline varie lesioni, si sono distaccate
le lastre di marmo del rivestimento, si sono rigonfiati e sono caduti
parte degli intonaci e parti di cemento delle travi, sono fuoriusciti i ferri
da pilastri e travi che le costituivano,
i quali si vanno assottigliando e
consumando a causa dell’erosione della ruggine, all’interno, il pavimento, in
alcune parti presenta rigonfiamenti e distacchi e alcuni muri sono interessati
da danni di umidità;
2) il vecchio
palazzo municipale di c.so Vittorio
Emanuele, che presenta lesioni pericolose alla facciata esterna, ai cornicioni
architettonici e ai balconi, all’interno presenta lesioni varie alle pareti e
al pavimento, quest’ultimo risulta distaccato in più parti.
La Saracino, inoltre, aveva già denunciato,
in altre interrogazioni, gli episodi incresciosi avvenuti alla scuola Manzoni,
dove sono intervenuti i vigili del fuoco per la caduta delle finestre e alla
scuola media Chionna, gravemente
danneggiata dall’umidità, ma ne fa menzione anche in questa
interrogazione per sollecitare gli interventi di ripristino. Altra attenzione particolare merita, invece, la
situazione degli impianti per la depurazione delle acque reflue e il riutilizzo
delle stesse ai fini irrigui in agricoltura, per cui su tale argomento è stata nella giornata odierna presentata una
interrogazione ad hoc. Si rammenta che
la realizzazione di tale opera, iniziata nel 2000 e mai attivata, sulla quale
intervenne la Magistratura Penale per le
note vicende giudiziarie, costò complessivamente otto miliardi e cento milioni di lire, di cui circa due miliardi era la
quota di partecipazione del comune di Lizzano; oggi risulta ancora abbandonata
e pesantemente danneggiata da atti vandalici e furti. La Saracino ha chiesto
alla maggioranza che su questi argomenti
si svolga un consiglio comunale monotematico, vista la rilevanza economica per
la cittadinanza.
Nella sua interrogazione
la cons. di minoranza Saracino ha rivolto all’A.C. le seguenti domande:
quali sono gli interventi di manutenzione che
l’A.C. intende da subito effettuare e su quali immobili?;
a quanto ammontano i
danni arrecati al patrimonio comunale a causa della omessa manutenzione
ordinaria e straordinaria degli immobili ivi compresi?;
se l’A.C. intende
utilizzare alcuni immobili, a quali scopi e quali tra quelli facenti parte del patrimonio?;
chi
risarcirà i cittadini lizzanesi per i danni erariali ( arrecati al patrimonio
pubblico comunale) a causa della omessa manutenzione ordinaria e
straordinaria?.
La cons. comunale
Saracino ha invitato l’A.C. a eliminare una volta per tutte gli enormi sprechi di denaro pubblico e di
destinare tale denaro unitamente ad altre risorse, alla necessaria manutenzione
degli immobili facenti parte del patrimonio comunale. Ha inoltre, sollecitato
l’A.C. a gestire il patrimonio
comunale in modo adeguato e
nell’interesse esclusivo della comunità. Ad oggi ancora la Saracino non ha
ricevuto risposta alcuna.