il Sindaco Macripò aveva invitato il comitato cittadino, formato da commercianti, artigiani e forze politiche di opposizione, compresi i consiglieri di minoranza, a discutere della richiesta di abbassare le tasse: IMU, TASI e TARI. Questa richiesta veniva avanzata dal comitato dopo la manifestazione di protesta di domenica 12 c.m. e dell’incontro di giovedì 16 c.m. nell’aula consiliare.
Giunta puntuale la delegazione, il Sindaco ha affermato che era disponibile a incontrare solo rappresentanti di artigiani e commercianti, con espressa esclusione di consiglieri di minoranza e delle forze politiche di opposizione. Sono entrati a discutere meno di 10 commercianti, gli altri hanno preferito non entrare vista l’indisponibilità dell’A.C. a discutere anche con chi conosce la situazione amministrativa e avrebbe potuto così contrastare le solite bugie e favolette raccontate dal sindaco.
Infatti, è avvenuto ciò che ci si immaginava: il sindaco ha fatto vedere ai presenti alcuni dati messi a confronto tra il comune di Lizzano ed altri comuni limitrofi come ad esempio sull’IMU per dimostrare che il comune di Lizzano non ha le aliquote più alte in assoluto, ma si è ben guardato dal far vedere i dati sulla TASI, sull’ addizionale IRPEF che sono al massimo possibile. Inoltre ha giustificato anche l’aumento della TARI facendolo ricadere sul sopraggiunto incremento dello smaltimento in discarica, senza dire che le percentuali di indifferenziato da smaltire devono essere obbligatoriamente, come previsto da contratto, il 35% dei rifiuti, invece realmente sono del 70% con un consequenziale raddoppio dei costi per lo smaltimento, e ciò a causa di palese inadempimento della ditta che effettua la raccolta dei rifiuti alla quale non vengono, tra l’altro, applicate le sanzioni contrattualmente previste. Producendo con tale inerzia e mancanza di rispetto contrattuale un ovvio danno erariale al comune di Lizzano.
Quindi, a conclusione dell’incontro, si può affermare che il sindaco ha parlato solo con poche unità di commercianti ( meno di 10 ) che non avevano tutte le informazioni necessarie per un contraddittorio e che rappresentavano loro stessi, ai quali ha raccontato le solite bugie per giustificare i provvedimenti che hanno enormemente aumentato la pressione fiscale deilizzanesi, tanto da renderla insopportabile. Come dire: oltre al danno anche la beffa!
- Il sindaco deve dare risposte concrete e reali a tutti i lizzanesi che hanno protestato, deve rispondere alla petizione popolare che ha visto la sottoscrizione di oltre 1.400 cittadini ( LINK ) , che con la stessa petizione hanno dimostrato che l’aumento delle tasse è insostenibile, ingiustificato e forse illegittimo.