sabato 25 ottobre 2014

INCONTRO SINDACO - NEGOZIANTI DEL 23.10.14

 il Sindaco Macripò  aveva invitato   il comitato cittadino,  formato  da commercianti, artigiani e forze politiche di opposizione, compresi i consiglieri di minoranza, a discutere della richiesta   di abbassare le tasse: IMU, TASI e TARI. Questa richiesta veniva avanzata dal comitato dopo  la manifestazione di protesta di  domenica  12 c.m. e dell’incontro   di giovedì 16 c.m. nell’aula consiliare.
Giunta puntuale la delegazione, il Sindaco ha  affermato che era disponibile a incontrare solo rappresentanti di artigiani e commercianti, con espressa esclusione di consiglieri di minoranza e delle forze politiche di opposizione. Sono entrati a discutere meno di 10  commercianti, gli altri hanno preferito non entrare  vista  l’indisponibilità dell’A.C.  a discutere anche con chi  conosce la situazione amministrativa  e avrebbe potuto così contrastare le solite  bugie e favolette  raccontate dal  sindaco.
Infatti, è avvenuto ciò che ci si immaginava: il sindaco ha  fatto vedere ai presenti  alcuni dati  messi a confronto tra il comune di Lizzano ed altri comuni limitrofi come ad esempio sull’IMU per  dimostrare che il comune di Lizzano non ha le aliquote più alte in assoluto, ma si è ben guardato  dal far vedere i dati sulla TASI, sull’ addizionale IRPEF che sono al  massimo possibile. Inoltre ha giustificato anche l’aumento della TARI  facendolo ricadere sul sopraggiunto incremento dello smaltimento in discarica, senza dire che  le percentuali di  indifferenziato  da smaltire devono essere obbligatoriamente,   come previsto da contratto,  il 35%  dei rifiuti, invece realmente sono del 70%  con un consequenziale raddoppio dei costi per lo smaltimento, e ciò a causa di palese inadempimento della  ditta che effettua la raccolta dei rifiuti alla quale non vengono, tra l’altro, applicate le sanzioni contrattualmente previste. Producendo con tale inerzia e mancanza di rispetto  contrattuale un  ovvio danno erariale al comune di Lizzano.
Quindi, a conclusione dell’incontro, si può affermare che il sindaco ha parlato solo con   poche unità di  commercianti ( meno di 10 ) che non avevano tutte le informazioni necessarie per un contraddittorio e che rappresentavano loro stessi, ai quali ha  raccontato le solite bugie per giustificare  i provvedimenti che hanno  enormemente  aumentato la pressione fiscale deilizzanesi, tanto da renderla insopportabile. Come  dire:  oltre al  danno anche la beffa!
  • Il sindaco deve  dare  risposte  concrete e reali a tutti i lizzanesi  che hanno protestato, deve rispondere alla petizione popolare che ha visto la sottoscrizione di  oltre 1.400  cittadini ( LINK ) ,   che  con la stessa  petizione  hanno  dimostrato che  l’aumento delle tasse è insostenibile, ingiustificato e  forse  illegittimo.
Rispondere vuol dire abbassare le tasse!!! Siamo ormai tutti stanchi delle solite favolette!