giovedì 28 maggio 2015

Interrogazione a risposta scritta ex art. 49 Reg. C.C. in merito a rinegoziazione parcelle liquidate agli avvocati in particolare deliberazioni di Giunta n. 101 e 103/2015.


Cons. Comunale D.ssa  Ilaria Saracino                                                Lizzano 27/05/2015
del Gruppo Sinistra Unita di Lizzano                                                
                                                                                  Al Sindaco del Comune di Lizzano
                                                                                   Alla Giunta comunale di Lizzano
                                                                       p.c.      Al Prefetto di Taranto

                                                                      
OGGETTO: Interrogazione a risposta scritta ex art. 49 Reg. C.C.  in merito a rinegoziazione parcelle liquidate agli avvocati in particolare deliberazioni di Giunta n. 101  e 103/2015.

La sottoscritta Cons. com. Ilaria Saracino del Gruppo Sinistra Unita di Lizzano, premesso che:
- il Comune di Lizzano provvedeva con deliberazione e determina del 2012 a fissare i compensi per gli avvocati difensori del Comune di Lizzano per l’importo di € 1.258,40 comprensivo di oneri come per legge;
- in ottemperanza a tali deliberazioni molti avvocati, difensori del Comune, venivano incaricati perché accettavano tale compenso che ricevevano al termine delle loro prestazioni professionali;
-  invece nelle deliberazioni nn.101 e 103 del 2015 si apprende che per uno degli avvocati difensori del Comune non vengono rispettati gli accordi in merito ai compensi prestabiliti, infatti in seguito a rinegoziazione vengono liquidate parcelle notevolmente superiori;
- non si comprende perché vi sia un trattamento retributivo del compenso differente tra i diversi difensori dell’Ente.
Tanto premesso:
la sottoscritta Ilaria Saracino,
ritenuto comunque che il compenso di € 1.258,40 stabilito per i difensori del Comune è in contrasto con la normativa vigente ( D.M.55/2014 ) e mortifica la professionalità degli avvocati
                                                                       CHIEDE
1) per quale ragione solo uno degli avvocati difensori dell’Ente riceve le parcelle previste dalla Legge mentre gli altri invece ricevono solo € 1.258,40;
2) per quale ragione solo a uno dei difensori dell’Ente è consentita la rinegoziazione della parcella;
3) per quale ragione solo a uno dei difensori dell’Ente veniva affidato l’incarico nonostante lo avesse accettato con riserva relativamente ai compensi pattuiti;
4) quanto assegnato con le deliberazioni di giunta nn. 101 e 103 del 2015 al difensore dell’Ente potrebbe costituire un precedente che a sua volta potrebbe essere seguito anche da tutti gli altri difensori con notevole aggravio di spesa per le casse comunali.
La sottoscritta chiede di ricevere risposta scritta entro i termini prescritti e che la presente interrogazione venga discussa nel primo consiglio comunale.
Cons. Com. Dott.ssa Ilaria Saracino 

comunicato stampa e interrogazione della cons. com. dott.ssa Ilaria Saracino di Lizzano in merito a deliberazioni di giunta su rinegoziazioni parcelle liquidate agli avvocati con particolare attenzione a due delibere nn 101 e 103 del 15/5/2015.

Dalle deliberazioni di giunta nn 101 e 103 del  15/05/2015 con oggetto Rinegoziazione compenso professionale, pubblicate nella sezione Albo Pretorio del sito internet del Comune di Lizzano, si evince con estrema chiarezza che le parcelle erogate ai legali difensori del Comune di Lizzano sono superiori al compenso lordo di € 1.258,40 ( comprensivo di accessori come per legge ) pattuito e concordato al momento dell’affidamento dell’incarico. In entrambe le deliberazioni si stabilisce che il compenso liquidato,  in una è di € 3.125,76 e nell’altra è di € 8.611,63 invece che essere di € 1.258,40 come già sopra menzionato.
La consigliera comunale  di minoranza Dott.ssa Ilaria Saracino del Gruppo Sinistra Unita di Lizzano ha così presentato a Sindaco e Giunta Comunale una interrogazione con la quale chiede spiegazioni e chiarimenti in merito al comportamento difforme dell’amministrazione in quanto favorevole solo a un difensore  rispetto a tutti gli altri. E’ incomprensibile difatti il trattamento economico discriminatori nei confronti della professionalità degli altri difensori dell’Ente.
Si allega il testo integrale dell’interrogazione .

La sottoscritta ribadisce che se l’Amministrazione comunale di Lizzano intende ridurre le spese del contenzioso è necessario dunque  evitare l’insorgere delle controversie, anche attraverso la costituzione di  un ufficio legale adeguato per  transigerle prima dell’inizio delle cause.



venerdì 1 maggio 2015


Quello del 2015 è un Primo Maggio amaro per i lavoratori di questo paese.
Così come accade da molti anni, c’è poco da festeggiare. Quest’anno in particolar modo il governo Renzi ha voluto mettere anche formalmente la pietra tombale sullo statuto dei lavoratori con la legge in materia di lavoro, il così detto Jobs Act. E così quello che ci aspetta sono: licenziamenti collettivi, licenziamenti oggettivi (che altro non sono se non i licenziamenti discriminatori, sotto mentite spoglie), nessuna possibilità di reintegro per chi è licenziato senza giusta causa, la videosorveglianza, la reintroduzione del caporalato, insomma un arretramento delle condizioni di lavoro a prima degli anni ’70. Una condizione che difficilmente si sarebbe aspettato chi ha, in buona fede, votato il programma di Bersani in coalizione con Sel ed oggi si trova Renzi al governo con Alfano, che attua un programma di stampo reazionario e anti democratico, tanto da porre la fiducia su una legge elettorale che farebbe impallidire Acerbo, per spudorata iniquità e violazione dei principi costituzionali. Se, dunque, il Primo Maggio è così amaro per i lavoratori, è ovvio che esso dovrà essere per i comunisti motivo di trasformarlo di nuovo in una giornata militante, da troppo tempo, infatti, alla celebrazione non si unisce più la lotta.
PCdI Nazionale