Il 21 Dicembre alle ore 11 si è tenuto il consiglio comunale in
Lizzano. L’ordine del giorno prevedeva al 1° punto le comunicazioni del
sindaco, al 2° punto approvazione verbali precedenti e al 3° punto vi era la
discussione di 4 interrogazioni della cons. com. di minoranza, la dott.ssa
Ilaria Saracino, e una interpellanza sottoscritta da tutta l’opposizione, il
resto dei punti verteva su approvazione dei debiti fuori bilancio.
Dopo le brevi comunicazione del sindaco, il presidente del consiglio comunale ha ritirato i punti nn 2 e 3 dell’ordine del giorno. La Saracino ha così chiesto di intervenire e ha denunciato l’incapacità e la mancanza di serietà dell’amministrazione comunale e dello stesso presidente in quanto non sono in grado di svolgere un normale consiglio comunale visto che nell’arco dell’anno se ne sono svolti veramente pochi.
Eppure la discussione relativa a
interrogazioni e interpellanze riguardava argomenti di una certa rilevanza e
urgenza per l’intera comunità, si doveva difatti, discutere e confrontarsi per
trovare la soluzione ai gravosi problemi della mancanza di strumento
urbanistico alla marina, dell’avvio dei lavori al plesso Manzoni per la
sostituzione degli infissi esterni vetusti e pericolanti, della mancanza di
rilascio delle concessioni al cimitero comunale.
Ma la maggioranza e il sindaco
Macripò hanno probabilmente temuto il confronto, non sanno fornire risposte
concrete e soprattutto risolutive a tali problemi, quindi per evitare
l’ennesima figuraccia in pubblico hanno ritirato il punto non consentendone la
discussione nonostante le pressanti richieste della consigliera Saracino. Il
sindaco ha affermato di aver fornito, per lo strumento urbanistico e per il
PIRT risposta scritta, nella quale si dice: Si
è stati sempre convinti che i canoni utilizzati a discrimine tra un intervento
ritenuto sanabile e uno non sanabile non fosse solo quello relativo alla
presentazione di una domanda di condono; è possibile utilizzare l’indice
agricolo per la realizzazione di interventi agrituristici o, solo turistici sul
presupposto della vocazione naturale del nostro territorio.
Tali affermazioni scritte lasciano la consigliera molto perplessa e sconcertata, in quanto il sindaco vuol far credere che anche chi non ha fatto domanda di condono edilizio può ottenere concessioni in sanatoria in contrasto con le previsioni imposte dalla legge nazionale? E che per la realizzazione di strutture turistiche e per la concessione in sanatoria di quelle già esistenti alla marina è possibile utilizzare l’indice agricolo?
Ovviamente quanto affermato dal primo cittadino non trova riscontro nella
realtà ed è privo di fondamento giuridico, difatti, chi ha realizzato una
costruzione abusiva in passato e non ha effettuato l’istanza di condono
edilizio entro i termini previsti dalla legge non potrà mai ottenere la
concessione in sanatoria poiché esplicitamente vietato dalla legge. Così come
l’indice agricolo può essere utilizzato solo in quelle aree che non rientrano
nel Piano Regolatore Generale ma per realizzare esclusivamente strutture e
residenze agricole e non invece residenze turistiche. La gravità di tali
dichiarazioni da parte del primo cittadino è rappresentata dal messaggio che
egli, si spera inconsapevolmente, dà ai cittadini, cioè è come se invitasse a
proseguire la realizzazione delle strutture turistiche senza preventiva
autorizzazione edilizia.
La consigliera Saracino ha inviato la lettera di risposta del sindaco, unitamente alla propria richiesta scritta, al Prefetto invitandolo a intervenire immediatamente almeno per correggere le dichiarazioni infondate e contra legem del sindaco e perché possa essere convocato e svolto un regolare consiglio comunale anche nel nostro paese.